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martedì 21 giugno 2011

Ikea



Ecco la grande rivoluzione che il gruppo Ikea ha apportato al grande mercato internazionale dei mobili: la competitività dei prezzi è assolutamente altissima, tanto da convincere giovani e categorie con pochi mezzi economici, ad optare per questo tipo di arredamento senza perdere in quanto a gusto e qualità del design.

La storia di Ikea, è una di quelle senza dubbio memorabili.
La celebre multinazionale, fondata in Svezia ed ora con sede stabile principale nei Paesi Bassi, nasce nel lontano 1943, quando il diciassettenne Ingvar Kamprad riceve dal padre un premio in denaro per alcuni meriti scolastici e decide di investirli nella sua attività.
Ikea, appunto.
All'inizio, la società che tra nome proprio dal fondatore (IK = Ingvar Kamprad, E = Elmtaryd, nome del villaggio in cui nacque Kamprad, A di Agunnaryd dove quest'ultimo nacque), si specializzo nella vendita di prodotti piuttosto dissimili gli uni dagli altri: da portafogli a penne, da cornici ad orologi e gioielli, fino ad arrivare alla calze di nylon.

Il primo flirt con il mondo dei mobili avviene negli anni cinquanta, ovvero quando il gruppo apre la prima esposizione di mobili a prezzo decisamente molto contenuto.
In Italia, Ikea sbarca nel 1989, rappresentando una quota non indifferente del mercato economico di mobili, ed arrivando a contare oggi svariati stabilimenti su tutto il territorio nazionale.
Ma se è vero che non è tutt'oro quel che luccica, eccone ancora una volta una dimostrazione concreta e tangibile; il gruppo è stato più volte sotto i riflettori per alcuni motivi legati alla produzione, come il salario minimo imposto ai dipendenti degli stabilimenti in Indonesia, Vietnam e Bangladesh.
E come sempre accade, difficile stabilire da che parte stia la verità.

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